I Socialisti e Democratici accolgono con favore l’istituzione dello strumento di riforma e crescita per i Balcani occidentali, approvato oggi dal Parlamento europeo. Questo è il fulcro del piano di crescita per la regione, proposto dalla Commissione europea nel novembre 2023. 

Si prevede che fornisca fino a 2 miliardi di euro in sovvenzioni e 4 miliardi di euro in prestiti ai paesi dei Balcani occidentali nel periodo 2024-2027, integrando l’attuale assistenza preadesione e rafforzando così notevolmente l’assistenza finanziaria alla regione.

Poiché la Commissione ha presentato la proposta molto tardi e c’è stata una spinta a raggiungere un accordo nel corso di questa legislatura, il Parlamento europeo ha esaminato il fascicolo con una velocità senza precedenti, che si è rivelata impegnativa sia dal punto di vista tecnico che politico. 

Tonino Picula, relatore del PE sul piano di crescita per i Balcani occidentali nella commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo, ha dichiarato:

“Il piano di crescita per i Balcani occidentali dà un nuovo impulso al processo di allargamento basato sullo Stato di diritto, sulla trasparenza e sulle riforme come unico mezzo per avvicinare questi paesi all’UE.  Abbiamo insistito sull’importanza del pieno allineamento con la politica estera dell’UE, anche per quanto riguarda le misure restrittive, per i progressi nel cammino verso l’UE. Dipenderà dai leader politici dei Balcani occidentali avere la volontà politica di raggiungere tutti questi obiettivi, ma questo deve essere sostenuto da noi con mezzi finanziari.”

Eider Gardizabal Rubial, negoziatrice S&D sul piano di crescita per i Balcani occidentali all’interno della commissione Bilancio del Parlamento europeo, ha aggiunto: 

“Noi Socialisti e Democratici abbiamo dimostrato di sostenere il futuro dell’UE nei Balcani occidentali non solo a parole, ma anche nei fatti. Il nostro gruppo politico si è assicurato che il piano di crescita promuovesse la democrazia, i diritti umani e l’uguaglianza di genere nella regione, allineandola progressivamente agli standard sociali, climatici e ambientali dell’Unione.” Questo abbiamo fatto con il voto di oggi nella plenaria del Parlamento europeo e sono orgogliosa del lavoro svolto dai Socialisti e Democratici durante i negoziati su questo tema.” 

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